L’ulcera Corneale
L’ulcere corneale è una patologia di comune riscontro ed alcuni cani, come il Bouledogue Francese, che per conformazione morfologica ha il bulbo oculare molto esposto, dimostrano una maggiore predisposizione. Per ulcera corneale si intende una lesione dell’epitelio della cornea, che perde quindi la sua continuità, esponendo gli strati più profondi dell’occhio. Le ulcere corneali sono tanto più gravi quanto le lesioni sono più profonde; queste possono infatti arrivare ad interessare la camera anteriore dell’occhio, trasformandosi in ulcere perforate.
L’ulcera corneale può avere eziologia primaria (ulcera indolente), o più comunemente un eziologia secondaria a infezioni (soprattutto batteriche), traumi (graffi, morsi, corpi estranei), addirittura autotraumautismi (grattamento) o essere secondaria ad altre patologie oculari, come: Distichiasi, presenza di ciglia ectopiche, alterazioni del margine palpebrale come entropion, o per alterazione del film lacrimale, come causato dal prolasso della terza palpebra.
L’ulcera corneale, sia che sia superficiale o profonda, va sempre considerata un’emergenza oculistica, perché può complicarsi e se trascurata determinare addirittura perdita della vista. Le ulcere sono sempre fonte di dolore, che il cane manifesta con aumento della lacrimazione, blefarospasmo, retrazione del bulbo e procidenza della terza palpebra sul margine mediale dell’occhio. Il cane tiene quindi l’occhio socchiuso ed appare infastidito dalla luce. È importante non trascurare questi sintomi e rivolgersi il prima possibile ad un veterinario, che con un semplice test può verificare la presenza di un’ulcera corneale e impostare da subito la corretta terapia.
La diagnosi si basa sul test della fluoresceina, un cosiddetto colorante vitale che va applicato sulla superficie corneale e diluendosi nelle lacrime si fissa nei punti di disepitelizzazione corneale, disegnando i confini dell’area ulcerata.
Inizialmente la terapia per l’ulcera corneale è sempre medica e si basa sull’uso di colliri antibiotici locali e di lacrime artificiali, per mantenere il corretto stato di idratazione della cornea. Mai usare cortisonici, che altererebbero il processo di cicatrizzazione e potrebbero favorire la complicazione dell’ulcera.
In caso di ulcere molto profonde o addirittura perforate, potrebbe rendersi necessaria la terapia chirurgica al fine di mantenere l’integrità dell’occhio e soprattutto la visione.